stemma Zimone
Stemma: partito, il primo fasciato d'oro e di rosso e di dieci pezze ; il secondo d'argento allacroce di rosso.

IL TERRITORIO
Posto sulla sommità della Serra, ove questa sbalza in ampie vedute verso la sottostante plaga eporediese. Zimone vanta una forma agreste. Il tracciato stradale che proviene da Vergnasco e supera i dorsali della Serra, mette il paese in collegamento veloce verso Piverone-Bollengo. Lo stesso percorso Biella-Ivrea, passando attraverso la direttrice di Zimone risulta più breve di qualsiasi altro, evitando i passi della Serra.


NOTIZIE STORICHE
Etimologia: incerta, potrebbe essere un accrescitivo di cima. Alcuni collegano il nome alla presenza in loco di strutture abitative con corti interne comunicanti tra loro, localmente detti sumon o simon, da connettersi a sinonimo, dal latino sedime, sedimento.

In epoca medioevale Zimone fece parte del comitato di Vercelli; nel sec. XII venne dato dai Vescovi di Vercelli ai signori di Magnano che, poco dopo, si unirono agli Avogadro di Cerrione, assumendone il nome. Questo fu per Zimone un periodo di considerevole importanza in quanto il paese segnava il punto di passaggio tra l'entroterra biellese e la famosa via Francisca (Francigena), che portava nelle Gallie ; la strada era presieduta da due castelli degli Avogadro, quello di Cerrione e quello di Mongiovetto e da due celle monastiche (San Michele di Dorvezio e San Michele di Bellino) che accoglievano i viaggiatori, dando loro protezione ed ospitalità. Nel XVI sec. il paese venne in parte acquistato dai Dal Pozzo che lo tennero per circa un secolo quando tutto il feudo passò nuovamente nelle mani degli Avogadro. Nel 1798, come moltissimi altri paesi del Biellese, Zimone si dichiarò comune libero ed indipendente, liberandosi dalla schiavitù feudale.


CHIESE
Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giorgio. ( XVIII sec.): interessanti, nell'interno, sono un altare in pietra, un mobile della sagrestia (lavoro di scultura lignea del XVII sec.).
Cella di San Michele di Bellino. Venne probabilmente edificata intorno all'anno Mille ed era, insieme a San Michele di Dorvezio una delle celle monastiche che offriva ospitalità ai viandanti in transito verso la via Francisca (Francigena).
Cappella di San Grato. Edificio, di piccole dimensioni, risale al XVI sec. ed in stato di abbandono.

Chiesa di San Rocco, ora cellula ecomuseale per ricordare la tradizione e le tecniche costruttive dei carri agricoli in legno.

www.biellaclub.it/Ecomuseo-Zimone


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Pagina realizzata nel mese di marzo 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- Tip. Lib. “UNIONE BIELLESE” Biella, Biellese Industriale, Professionale, Commerciale, Artigianale, vol. 2° 1971.
- COMUNI DELLA PROVINCIA DI BIELLA, vol. II, collana a cura del Consiglio Regionale del Piemonte, NEROSUBIANCO Edizioni, aprile 2005.
- EOS Editrice Novara, STEMMARIO CIVICO Biellese, Cusiano, Novarese, Ossolano, Valsesiano, Verbano, Vercellese.
- Gabriella Giovannacci Amodeo, Nuova Guida Biella & Provincia, Libreria V. Giovannacci, Biella, Stampa-Urbana, Vaprio d'Adda, MI, 1994.
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