stemma Crosa
Stemma: partito di azzurro e di rosso al leone d'oro rivoltato rampante sul tutto tenente una falce di luna su una rosa al naturale, 7 stelle d'oro, 3 in capo e 4 in punta (3-1). accartocciato all'antica e cinto di due rami di palma.
Confluito per fusione nel comune di Lessona dal 01/012016.
Lessona

IL TERRITORIO
Il nucleo delle case che compongono questo piccolo paese si trova lungo la strada che da Cossato attraversa Lessona, conduce al Mortigliengo, e a Crocemosso, su un dosso collinare scendente da Strona verso Lessona e Masserano, delimitato a nord dal rio Osterla e a sud ovest, dal T. Strona. I principali corsi d'acqua sono il torrente Strona e il rio Osterla. Il primo scende da Valle Mosso, scorre in confine con Cossato, a sud – ovest; il secondo nasce a Strona, scorre al confine con Casapinta, a nord – est, ed è affluente di destra dell' Ossola.


NOTIZIE STORICHE

Etimologia: connesso con il latino medioevale crosa (anfratto o via infossata) in riferimento a delle strade intorno al quale sorse il paese, probabilmente identificabili con quella che passa davanti alla chiesa parrocchiale, zona denominata – la crosa -.

Le origini di Crosa si devono cercare nella particolare ubicazione del suo territorio intersecato da antiche strade di transumanza dei greggi (…) Anticamente faceva parte del comune di Mortigliengo, dal quale si staccò per erigersi a comune indipendente nel 1627 (…) Il 3 marzo 1619 Carlo Emanuele Ilo infeudò a Giovanni Wilcardel con il titolo di marchese del Mortigliengo. Dopo diverse dinastie il 14 dicembre 1798 gli uomini di Crosa in mezzo ad un'esplosione di entusiasmo innalzarono l'albero della libertà.


CHIESA PARROCCHIALE

Dedicata ai Santi Cosma e Damiano, era originariamente un oratorio ad un'unica navata e con volta interamente ricoperta esternamente da tegole. Edificato in epoca medioevale, l'oratorio venne ampliato, prima nel Settecento, con l'aggiunta di due navate nel secolo seguente quando fu eretto parrocchia (1856-57). Su progetto di Lorenzo Rettuga, vennero realizzati: il coro, la sacrestia ed il presbiterio. La decorazione fu affidata a Pietro Angelo Boggio nel 1860. Nello stesso periodo fu eretto il campanile.


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Pagina realizzata nel mese di marzo 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- Tip. Lib. “UNIONE BIELLESE” Biella, Biellese Industriale, professionale, Commerciale, Artigianale, vo. 2° 1971.
- COMUNI DELLA PROVINCIA DI BIELLA, vol. III, collana a cura del Consiglio Regionale del Piemonte, NEROSUBIANCO Edizioni, aprile 2005.
- EOS Editrice Novara, STEMMARIO CIVICO Biellese, Cusiano, Novarese, Ossolano, Valsesiano, Verbano, Vercellese.
- Gabriella Giovannacci Amodeo, Nuova Guida Biella & Provincia, Libreria V. Giovannacci – Biella, Stampa – Urbana Vaprio d'Adda- MI, 1994.
- Andrea Coda Bertetto, BIELLA E IL BIELLESE TRA IL PRIMO ED IL SECONDO MILLENNIO, Edizioni Ieri e Oggi, Tip. Lit. Polgraf di Vigliano B.se, 1999.
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