stemma Dorzano
Stemma troncato, nel primo d'oro, all'aquila incoronata, di nero, nel secondo, d'azzurro, ai due cuori d'oro, ordinati in fascia, il cuore a destra posto in banda, il cuore a sinistra posto in sbarra.

IL TERRITORIO
Il territorio di questo piccolo e raccolto paese, dalle colline terminali della Serra, rivestite di vigneti e di frutteti, presso i confini di Cavaglià e di Salussola, si distende tra campi e prati, verso est; oltrepassa la Statale Biella – Salussola - Cavaglià, la ferrovia Biella – Santhià e si arresta al Navilotto della Mandria e al Navilotto di S. Damiano, nella pianura baraggiva del Brianco. Il centro del paese a destra della strada che da Biella conduce a Cavaglià, è raggruppato intorno alla chiesa dominante su un poggio.


NOTIZIE STORICHE

Etimologia: potrebbe derivare dal nome latino Durtius o Durdius, con l'aggiunta del suffisso -ano. La parte iniziale fa immaginare anche una radice celtica dor, porta.

Antichissimo abitato di origine gallica. Entro i confini del suo territorio, verso Salussola S. Secondo, si trovava Vittimula , sede principale dei Vittimuli (cercatori d'oro delle vicine aurifondine della Bessa) e nel secolo II dopo Cristo, centro romano di notevole importanza, strategica e sede del ponderario (luogo dei pesi e delle misure). In regione Porte si rinvennero infatti : la lapide riguardante Tito Sestio, fondatore del Ponderario; il bassorilievo di un sarcofago raffigurante un sacrificio solenne; il sarcofago di Aurelia Campana e molti altri cimeli romani del I e II secolo. Nel Medio Evo la sua vita fu strettamente legata alla storia di Cavaglià. Dopo alcuni secoli durante i quali si susseguirono dinastie diverse, il 17 dicembre 1798 a Dorzano si piantò l'albero della libertà.


MONUMENTI E CHIESE

Il Castello, di cui restano ancora interessanti ruderi sull'altura attorno a cui di adagia il paese, fu eretto nei sec. XI – XII, probabilmente dai Conti di Cavaglià. Verso la fine del sec. XIV, venne cinto da mura entro le quali si costruì il ricetto. Durante il periodo feudale dei Lodovico di Valperga il castello fu assediato dalla truppe sabaude, che distrussero in gran parte le fortificazioni.
La Chiesa parrocchiale di S. Lorenzo; edificio risalente al XVI secolo, conserva al suo interno alcune sculture e un battistero di notevole pregio.
La Cappella di S. Rocco è caratterizzata da una bella facciata in stile barocco, sorge accanto al cimitero. (Wikipedia)


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Pagina realizzata nel mese di marzo 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- Tip. Lib. “UNIONE BIELLESE” Biella, Biellese Industriale, Professionale, Commerciale, Artigianale, vol. 2° 1971.
- EOS Editrice Novara, STEMMARIO CIVICO Biellese, Cusiano, Novarese, Ossolano, Valsesiano, Verbano, Vercellese.
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