stemma Mongrando
Stemma d'argento all'albero di olivo fruttato al naturale, nodrito sopra un monte di verde (Consegnamento del 1689). Il Consegnamento fatto dalla Comunità nel 1614 presenta la variante di un albero di castagno di verde.
Mongrando
Chiese in frazione San Lorenzo

IL TERRITORIO
Il territorio del Comune di Mongrando è situato quasi interamente alla destra dell' Elvo, eccetto un piccolo sconfinamento sulla riva sinistra nella pianura, verso Occhieppo Inferiore, Ponderano e Borriana. Messo geograficamente in una delle zone più tipiche del Biellese ne sintetizza le dicersità che vanno dalla collina, alla bassa piana, alla morenica Bessa. Dalle rive del torrente Elvo, si eleva nella frazione di Curanuova fino a lambire le propaggini montane. Dalla direttrice Biella-Ivrea, si innalza verso S. Lorenzo per estendersi a valle. Da Donato scendono verso l'Elvo, attraverso Mongrando, il torrente Viona, che lo divide da Sala, e il suo affluente di sinistra, il torrente Ingagna. Alla sinistra, il torrente Viona, riceve il Rio Tenerello, che nasce presso Trucco Bello. Da Graglia e da Muzzano, confluiscono all' Ingagna, sulla riva sinistra, il rio Omara e il rio Vobbia. A sud est, è attraversato per brevissimo tratto dal torrente Olobbia.


La Bessa.
La riserva naturale speciale della Bessa, è delimitata a nord dai resti di una morena del Pleistocene inferiore e dalle alluvioni quaternarie dl torrente Elvo. A sud da una seconda morena della stessa fase glaciale e dalla valle del torrente Olobbia. Il giacimento aurifero della Bessa si formò per erosione e risedimentazione, da parte di corsi d'acqua, dei depositi morenici ricchi di oro trasportati dall'espansione dei ghiacciai valdostani, avvenuta a partire da un milione di anni fa; contemporaneamente furono liberati dai detriti i grandi massi erratici che ora costellano a centinaia il territorio del parco. Tra il 143 ed il 140 a.C. Il territorio fu conquistato dalle legioni romane di Appio Claudio e l'estrazione fu affidata ai pubblicani, gli imprenditori dell'epoca, che impiegarono nei lavori fino a 5000 uomini contemporaneamente.


NOTIZIE STORICHE
Etimologia: deriva Mons Grandium: cioè dei Grandis, dei capi, dei potenti, che comandavano gli schiavi ai lavori di ricerca dell'oro nella vicina Bessa.

Mongrando ebbe nel Medio Evo particolare importanza per la sua posizione strategica, posto sulla strada di comunicazione tra il Biellese e il Canavese. Il suo castello fu il luogo di fortunose imprese guerresche. Faceva parte del Comitato di Vercelli. Fu poi sotto la signoria dei Signori di Mongrando e dei Collocapra (detti anche Gromis, Gromo o Capris) e dei Bertodano. Con diploma dell'Imperatore Federico Barbarossa, nell'ottobre del 1152, passò a Guido conte di Biandrate. Dopo diversi altri passaggi, passò nel 1407 ai Savoia. In un'azione di guerra di Facino Cane (capitano di ventura nel 1391) fu saccheggiata da questi e liberata dalle truppe di Pietro Bertodano, podestà di Biella. Durante l'ultima guerra, nel febbraio del 1945, il battaglione partigiano “Leslie Parker” ingaggiava lotta contro i nazifascisti a Santa maria di Mongrando. Nella battaglia una ottantina di uomini venne messa fuori combattimento, tra morti e feriti appartenenti alle forze nazifasciste, i partigiani non lamentarono che qualche ferito.


UOMINI INSIGNI

BERTONI GIAN JACOPO. Protomedico e poeta.
SIMONETI DON ANTONIO (21-10-1860 / 16-10-1907). Professore di filosofia e di lettre nel Seminario bi Biella, sociologo ed oratore tra i più illustri del suo tempo in Italia, letterato e poeta.


CHIESE

Chiesa parrocchiale, dedicata a San Rocco, fu eretta verso la metà del XVIII sec. su resti del secentesco oratorio. Pregevole è, nell'interno, la cassa d'organo, intagliata finemente, in stile barocco, opera di Pietro Botto. Interessanti sono anche alcune tele di Mario Zuccaro.

Chiesa parrocchiale della frazione S. Lorenzo, dedicata a S. Lorenzo; edificata nel XVIII sec. Nell'interno si conservano opere di notevole interesse: -l'altare maggiore con balaustra in marmo ,del XVIII sec.- l'altare del Suffragio, in marmo, opera di Angelo Maria Ganna (1722) – baldacchino sopra l'altare maggiore, opera ottocentesca dello scultore Oreste Zaninetti di Crevacuore.

Chiesa di S. Maria delle Grazie, sorge a metà strada fra la chiesa di S. Lorenzo e quella di S. Michele. La parte di maggior valore è il presbiterio i cui affreschi, dell'inizio del XVI sec. riproducono: la Madonna col Bambino, S, Gottardo, e S. Guerriero, S. Lorenzo e S. Guerriero. La volta coi costoloni gotici iridati è completata dai simboli degli Evangelisti, negli spicchi.

PARTE DI TORRIONE (sul colle di Ceresane): unico residuo di un antico maniero.


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Pagina realizzata nel mese di marzo 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- Tip. Lib. “UNIONE BIELLESE” Biella, Biellese Industriale, Professionale, Commerciale, Artigianale, vol. 2° 1971
- EOS Editrice Novara, STEMMARIO CIVICO Biellese, Cusiano, Novarese, Ossolano, Valsesiano, Verbano, Vercellese.
- Gabriella Giovannacci Amodeo, Nuova guida Biella & Provincia, Libreria V. Giovannacci, Biella, Stampa – Urbana Vaprio d'Adda, MI, 1994.
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