stemma Massazza
Stemma d'argento allo scaglionetto di rosso, accompagnato da tre teste di cervo al naturale.

IL TERRITORIO
Dall'arido altopiano della Baraggia il territorio del Comune di Massazza scende lungo le coste boschive verso la strada Biella-Vercelli. Attorno alla chiesa parrocchiale, è situato il centro abitato, posto sulla direttrice per Vercelli che lo taglia praticamente in due. Da nord ovest a sud est scorrono, provenienti da Benna, la roggia Marchesa e il rio Ottina; dall'altopiano baraggivo scendono il rio Grotta e il rio Valpitola.


NOTIZIE STORICHE

Etimologia: potrebbe derivare da massagiun, casa del contadino, al plurale massagia.

Massazza fu con Biella e le terre da questa dipendenti, confermata alla Chiesa di Vercelli dall'imperatore Ottone III. Nel 1101 Otta vedova del Marchese Guglielmo di Monferrato rimise a detta Chiesa le giurisdizioni che a lei competevano sui luoghi di Massazza. Fu poi eretta a contado, a favore degli Avogadro della Motta. Soppressa la feudalità gli Avogadro della Motta, conservano il titolo di conte di Massazza. Questo ramo si estinse nel 1944 con la morte di Emiliano II.


Il Castello di Massazza o Rocca Dei Cavallari

Il castello di Massazza, ora "Rocca dei Cavallari" è di probabile origine Celto-Ligure, come i primi insediamenti umani in Baraggia. Era inizialmente costituito semplicemente da un recinto, rifugio per gli uomini del paese, e da una grande torre a base quadrata. La torre compare nei documenti ufficiali (Archivio Civico di Vercelli) per la prima volta nel 1239 quando si presume che vi siano tenuti prigionieri alcuni uomini di Biella. Il castello aveva carattere difensivo ma era anche un centro di raccolta dei prodotti agricoli delle terre dipendenti ed un probabile ricovero per le greggi. La rocchetta viscontea è caratterizzata da classici merli Ghibellini (risalente alla prima metà del 1400) La proprietà del castello passa nel 1039 dal Vescovo di Vercelli a Guala di Casalvolone per una parte, nel 1155 ai signori di Rovasenda, di Castelletto e di Roasio. Nel 1335 è sotto il dominio Visconteo (sono di questo periodo le monofore, tipiche dei castelli lombardi). Per la sua posizione lungo la via per Biella fu spesso coinvolto nelle lotte di fazione dei primi anni del XIV secolo, con la ricostruzione avvenuta poi nel XV secolo ad opera dei signori di Massazza. Dal 1401 è di proprietà dei signori Avogadro di Massazza. Nel 1427 Massazza viene annessa ai territori dei Savoia ed in questo periodo il castello si ingrandisce e diventa residenza incastellata. Dal 1978 è di proprietà della famiglia Cavallari che, strappando la struttura all'infierire del tempo e alla trascuratezza umana, ha voluto, attraverso una minuziosa opera, riportarlo agli antichi splendori. Vi si conservano Are Celtiche con cappelle votive e testimonianze di epoca Templare con simboli della Croce di San Maurizio trifogliata. All'interno della cappella dedicata a Sant'Antonino ed a Sant'Anna è custodita una abside romanica, alcuni affreschi trecenteschi ed uno dei più antichi altari del Biellese.

www.castellomassazza.com


Parrocchia
L'antica chiesa dipende dalla Pieve di S. Pellegrino (Salussola). Nel Medio Evo fi formò l'attuale parrocchia.


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Pagina realizzata nel mese di marzo 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- Tip. Lib. “UNIONE BIELLESE” Bieella, Bieellese Industriale, Professionale, Commerciale, Artigianale, vol. 2° 1971.
- EOS Editrice Novara, STEMMARIO CIVICO Biellese, Cusiano, Novarese, Ossolano, Valsesiano, Verbano, Vercellese.
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