stemma Mottalciata
Stemma d'azzurro caricato in capo da una stella d'argento con petali di giglio pure d'argento posti fra i raggi. Sotto la stella un lambello d'oro con cinque pendenti seguito da tre fasce d'argento.

IL TERRITORIO
Il territorio del comune di Mottalciata, situato quasi interamente alla destra del torrente Cervo, si presenta molto vario. Ad ovest si estende sull'altipiano baraggivo, tra il torrente Cervo a nord e la strada Biella-Vercelli, A sud, diviso dall'ampia Valle del rio Dumma e da altre minori, scoscese o digradanti verso la pianura in declivi boscosi o ammantati di vigneti. A est si dispiega verso il Cervo, verso Gifflenga e Buronzo. Verso est scorre il torrente Cervo, che lo separa da Castelletto. Dall'altopiano della Baraggia, scende il rio Drumma, che nasce a Candelo presso l'Altopiano di Bellavista ed è affluente di sinistra del rio Ottina. A destra riceve il rio Xeia, che nasce dalla Baraggia, presso la Cascina Pelato.


NOTIZIE STORICHE
Etimologia: deriva dalla voce prelatina mott, colle senza punta, in riferimento alle sue caratteristiche morfologiche, unito al nome dei signori del luogo, creando Motta Alciati, poi Mottalciata.

Di probabile origine preceltica, Mottalciata doveva già essere attivo in epoca romana, come dimostra il rinvenimento di una piccola ara (ora nel Museo Civico di Biella) del II sec. d.C. In epoca Medioevale il paese faceva parte il paese faceva parte del Comitato di Vercelli ed aveva come feudatari i signori De Biandrate. Nel XIV sec. erano due i castelli della zona: quello di Montebelluardo dei De Biandrate e quello degli Alciati. Nel 1380 parte della giurisdizione di Mottalciata venne acquistata dagli Avogadro di Collobiano i quali, unitamente agli Alciati nel 1404, fecero atto di sottomissione a Casa Savoia. Tra il 1406 e il 1409 il paese venne ferocemente saccheggiato dalle soldataglie del capitano di ventura Baudo di Firenze,, che aveva occupato di sorpresa il castello di Castellengo, scacciandone i legittimi proprietari.
Durante la guerra di liberazione avvenne L'“eccidio di Mottalciata”: venti uomini delle formazioni partigiane pernottarono in un cascinale di Mottalciata; gli venne servito vino narcotizzante. I venti caddero in sonno profondo; il mattino seguente (17 maggio 1944) un gruppo di tedeschi e fascisti arrestarono i venti uomini fucilandoli poi nel locale Cimitero.


MONUMENTI E CHIESE

Resti del Castello degli Alciati. Del trecentesco castello restano solo un alto muro, una vecchia casa ed un sotterraneo.

Chiesa parrocchiale dedicata a S. Vincenzo. Edificata nel XII sec. in stile romanico, venne completamente rifatta nel XVIII sec. Pregevoli sono nell'interno: l'altare maggiore con balaustra in marmi policromi scolpita dal marmorista Colombara (1782); le stazioni della “Via Crucis”, scolpite da P. A. Serpentiero (1780).

Santa Maria della Bozzolina. La chiesa, che già esisteva nel XII sec. venne completamente rifatta verso la metà del XVIII sec.. Nell'interno sono conservate parecchie opere settecentesche di notevole interesse. La decorazione interna è opera dei pittori Nelva e Morello (1946).

Chiesa di S. Silvestro. Nell'omonima frazione, è una graziosa costruzione del XVIII sec. Con facciata in cotto.

Oratorio di S. Carlo. L'edificio molto antico venne restaurato nel XVII-XVIII sec.


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Pagina realizzata nel mese di marzo 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- Tip. Lib. “UNIONE BIELLESE” Biella, Biellese Industriale, Profeessionale, Commerciale, Artigianale, vol. 2° 1971.
- EOS Editrice Novara, STEMMARIO CIVICO Biellese, Cusiano, Novarese, Ossolano, Valsesiano, Verbano, Vercellese.
- Gabriella Giovannacci Amodeo, Nuova Guida Biella & Provincia, Libreria V. Giovannacci, Biella, Stampa-Urbana Vaprio d'Adda, MI, 1994.
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