stemma Graglia
Stemma d’argento, all’albero di verde uscente dalla punta e sostenuto da due orsi al naturale affrontati controrampanti, ornamenti esteriori del Comune

IL TERRITORIO
Il vasto territorio di questo comune è situato alla destra del torrente Elvo. La maggior parte si trova in zona montana e occupa i due versanti del contrafforte del Bric delle Paglie, quasi tutta la valle del torrente Janca e quella del Rio della Lace. Nella valle del torrente Janca giunge finoalla colma del Mombarone e alla Punta Tre Vescovi; in quella del Rio della Lace, fino al M. Bechit. Il centro del paese sorge sul versante est del contrafforte del Bric delle paglie, lungo la strada, che da Muzzan conduce a Netro e Donato e, valicata la Serra, scende ad Andrate nel Canavese.


NOTIZIE STORICHE

Etimologia: Graglia ( in dialetto “Graja”; e anticamente scrivevasi “Graja” sinonimo di “Grecia” si ritiene sia stata edificata da una colonia di Greci durante la Repubblica Romana. Potrebbe derivare dalla gradalia dal latino gradus (gradino) con riferimento a un terreno digradante oppure da cratalia dal latino crates (siepe), o da cretalia, da creta (argilla).

Nel 1222 gli Avogadro vi possedevano della terra. Nel 1404 Graglia si diede al Conte Amedeo di Savoia. Verso il 1550 Graglia e Muzzano vennero eretti in contado dei biellesi Gabutti; da questi passò ai Meschiatis consignori di Celle. Nel 1600 i due paesi formarono con Pollone un Marchesato di Alberto Bobba di Casale; nel 1648 Graglia passò al conte Giusto Aurelio Taffino di Savigliano. Ebbero vasta eco nella zona i fatti accaduti al termine della guerra di liberazione partigiana. Conseguentemente ad un combattimento tra forze garibaldine e fasciste (scoppiato il 26 aprile 1945 a Cigliano e durato quattordici ore, in cui trovarono la morte alcuni ufficiali), vennero fatti prigionieri, trasportati al santuario di Graglia ed ivi fucilati 24 ufficiali fascisti, cinque ausiliarie e due altre donne. Il fatto accadde il 2 maggio 1945; le esecuzioni ebbero luogo a gruppi, nelle località lungo il torrente che divide Graglia da Netro, a Pairette, alla cascina Quara ed a Partioli; le donne vennero fucilate dietro il Cimitero del Santuario.


Stabilimento Idroterapico e Climatico
Da “IL BIELLESE ed i suoi SABILIMENTI IDROTERAPICI”, Tip. G. Testa, Biella, 1898.

Sul dolce e ridente pendio del Mombarone, là dove il monte ha ceduto la sua asprezza alpestre ai verdi pascoli ed alla lussureggiante vegetazione, svelto ed elegante nelle sue forme sorge lo Stabilimento Idroterapico di Graglia a 850 metri sopra il livello del mare. Gli siede accanto il maestoso Santuario-Ospizio, insigne per la sua Chiesa e benemerito per la larga ospitalità che concede. L'aria qui è pura, fine e secca; il clima dolce e costante; la temperatura estiva si mantiene fra i 18° ed i 22° C.di I dintorni sono incantevoli per il verde intenso che la tappezza e li ricopre per le graziose ville, onde sono sparsi, per gli stupendi panorami che presentano, per gli ombrosi viali e le svariate passeggiate di cui l'arte e la natura li ha forniti. Lo Stabilimento è allacciato a Biella da un'ampia e ben tenuta strada carrozzabile di 12 chilometri, che si percorrono in meno di un'ora e mezzo, attraversando i villaggi di Occhieppo Inferiore e Superiore, il colossale ponte sul torrente Elvo e l'ameno paesello di Muzzano. L'idroterapia in tutte le sue forme e modalità, l'Elettroterapia galvanica, faradica e statica, la Idroelettroterapia vi sono praticate sotto l'immediata sorveglianza dei medici con metodo scientifico, e con apparecchi di ultima perfezione. Si praticano il Massaggio, la Gastrolusi, la Pneumoterapia, la Sospensione, la Ginnastica medica, e si fanno esami chimici e microscopici. Completa i mezzi curativi di cui dispone lo Stabilimento una sorgente di ottima acqua ferruginosa. Le malattie del sistema nervoso, del sangue, del ricambio, degli organi della respirazione e della digestione, le affezioni reumatiche e catarrali trovano qui condizioni e mezzi favorevoli ed adatti per una cura razionale ed efficace. Lo stabilimento ha oltre cento camere ad uno o due letti con eleganti saloni per tavola rotonda e ristorante, per lettura, per conversazione e ballo, per giuoco e bigliardo; ha grandi terrazzi e gallerie coperte, giardini, law-tennis, ed offre tutto il comfort come casa di primo ordine. Lo stabilimento è illuminato a luce elettrica...


FONTE LAURETANA
In regione Caruzza, sgorga la sorgente che fornisce l'acqua per l'industria dell'imbottigliamento della Fonte Lauretana in frazione Santuario, L'acqua imbottigliata in questo stabilimento, denominata Lauretana in onore della madonna Nera, risulta la più leggera d'Europa.
www.lauretana.com


PERSONAGGI INSIGNI

ASTRUA GIAN CARLO. Ciclista. Che si trovò a competere con Bartali e Coppi.
Biellaclub.it/Rivista-Biellese/2008-ottobre

BUSCAGLIONE FRED (1921 – 1960) . Cantautore e attore. Nato a Torino da una famiglia originaria di Graglia.
Biellaclub.it/FredBuscaglione

BUSCAGLIONE MICHELE EMANUEL . Architetto, lavorò a Torino. Disegnò a seguito di una convenzione del 1797 , l'altare maggiore della Cappella dei Mercanti.
CRIDA PAOLO GIOVANNI . Chiamato il pittore di San Giovanni Bosco, le cui tele si trovano presso le Case salesiane di tutto il mondo.
MAFFEI GIUSEPPE (1821 – 1901) da semplice falegname, con lo studio e l'applicazione divenne pittore. Scultore, architetto, archeologo e scrittore.


CHIESE

Il Santuario - L'origine del Santuario di Graglia risale al principio del sedicesimo secolo, quando il parroco del paese, don Nicola Velotti, sull'esempio di quanto fatto un secolo prima sul Sacro Monte di Varallo, pensò di trasformare il Colle di San Carlo ( sulla cui sommità esisteva una chiesetta) in un Calvario. Il progetto del sacerdote sicuramente grandioso, consisteva nel costruire su detto colle un tempio, e partendo dalla chiesa di Campra – posta appena fuori dal centro abitato- ben cento cappelle, ognuna delle quali doveva contenere statue a grandezza naturale rappresentanti scene della vita di Gesù Cristo. I lavori ebbero inizio nel 1616, ma con la morte di don Velotti questi rallentarono ed il progetto mutò. Ebbe inizio la costruzione della chiesa della Madonna di Campra. Nel 1625 finalmente, su idea del successivo parroco, Agostino Dal Pozzo, si decise di elevare sul colle della divina bontà, sul quale sorgeva già una cappella dedicata alla Madonna di Loreto, un grandioso tempio con annesso ricovero dei pellegrini. (…) La prima pietra della Basilica fu benedetta il 20 settembre 1659 e dopo il rallentamento della sua costruzione causa un periodo di continue guerre, nel 1765 ripresero i lavori ed i breve, essa acquistò il suo attuale aspetto.

La Confraternita di Santa Croce
Da fonti d'archivio la Confraternita di Santa Croce esisteva già nel 1574. Edificata nel 1639 con l' attuale struttura ad unica navata e cappelle laterali sui resti dell'antico castello, dei quali è rimasta unicamente la torre.(...) All'interno è conservato il pregevole organo del Ragozzi, costruito nel 1769, ancora integro nella sua fattura originale.

La Chiesa della Madonna della neve di Campra
La sua costruzione fu intrapresa nel 1624 in regione Campra. La facciata conserva parzialmente affreschi del pittore Paolo Giovanni Crida.

La Parrocchia di Santa Fede
Nel centro storico si trova la parrocchia di Santa Fede, costruita alla fine del secolo XVII a pianta longitudinale a tre navate, consacrata nell'anno 1601.L'icona su tela raffigurante il Martirio di Santa Fede è opera pittorica settecentesca eseguita da Puccinardi di Bergamo della scuola del Tiepolo.


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Pagina realizzata nel mese di marzo 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- Tip. Lib. “UNIONE BIELLESE” Biella, Biellese Industriale, Professionale, Commerciale, Artigianale, vol. 2° 1971
- EOS Editrice Novara, STEMMARIO CIVICO Biellese, Cusiano, Novarese, Ossolano, Valsesiano, Verbano, Vercellese.
- CONOSCERE GRAGLIA , Edizioni Lassù gli Ultimi – Champorcher (AO)
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