stemma Borriana
Stemma, sopra d'argento murato di rosso aperto del campo cimato di una pastorale di rosso. Sotto d'azzurro al gallo al naturale che si ciba di spighe di grano sulla pianura al naturale.
Borriana
Coperchio di sarcofago romano in Piazza Mazzini (1999)

IL TERRITORIO

La maggior parte del suo territorio è situato nella pianura a sinistra del T. Elvo, dove si trova il centro, alla confluenza di due strade, una proveniente da Ponderano, l'altra, da Sandigliano. Le altre frazioni sorgono poco lontane dal centro. Sulla destra dell' Elvo, si distende sull'altopiano della Bessa, di cui occupa una piccola parte, verso i confini di Zubiena Riviera. Il principale corso d'acqua è il T. Elvo, che attraversa il comune da nord ovest a sud est, dividendo nettamente la zona della pianura dalla Bessa. Sfociano qui nel T. Elvo, dopo aver percorso la pianura per breve tratto, con la parte terminale del loro corso inferiore, il T. Oremo a sinistra e il T. Viona a destra.


NOTIZIE STORICHE

Etimologia: attestato come come Borrigania e Burriana, potrebbe essere derivato da botrio, luogo a borri (zona dove l'acqua si ristagna in grossi pantani). Nel 1186 fu da Papa Urbano III chiamata BLATINUM da una località del suo territorio detta BEATINO, munita di un castello. La sua origine è molto antica: il primitivo nucleo, d'origine romana, si sviluppò lungo il corso del torrente Oremo, come dimostra il ritrovamento, nella seconda metà del Novecento, di una necropoli romana in località Chiesa Vecchia. In epoca medievale, quando il territorio faceva parte del comitato di Vercelli, l'abitato si concentrò e si sviluppò intorno all'antica chiesa di San Sulplizio martire. Passata sotto la signoria del Vescovo di Vercelli, fu data in feudo ai Beatino con il titolo di Signori. Dai Di Beatino , lo ebbero in parte i Miroglio e gli Avogadro e dopo alcuni secoli, il 12 gennaio 1833, ebbe la concessione del titolo di Consignore di Borriana, Bernardino Morra, conte di Lavriano.


CHIESA

Chiesa parrocchiale dedicata a San Sulplizio martire.
Fu edificata nel corso del XVII sec. sui resti della costruzione preesistente, di origine medioevale. La facciata è in cotto. L'interno ad una sola navata, conserva un pulpito settecentesco con pregevoli intarsi lignei. Il campanile risale al XVII secolo.


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Pagina realizzata nel mese di febbraio 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- Tip. Lib. “UNIONE BIELLESE” Biella, Biellese Industriale, Professionale, Commerciale, Artigianale, vol 2° 1971.
- Guido Garlanda, IL BIELLESE, di 150 anni fa e nei secoli, Sandro Maria Rosso Editore Stampatore in Biella, 1975.
- COMUNI DELLA PROVINCIA DI BIELLA, vol, II, collana a cura del Consiglio Regionale del Piemonte, NEROSUBIANCO Edizioni, aprile 2005.
- EOS Editrice Novara, STEMMARIO CIVICO Biellese, Cusiano, Novarese, Ossolano, Valsesiano, Verbano, Vercellese.
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