stemma Curino
Stemma troncato d'argento, accompagnato in capo da una croce di rosso, ed in punta da due cuori accollati di rosso.

IL TERRITORIO
Il territorio di Curino occupa un sistema di colline, comprese tra il Ponzone, il Sessera, le colline calcaree di Sostegno, Masserano, Mortigliengo, a cui sono collegate attraverso la frazione Baltigati di Soprana. Sono le “Rive Rosse” note per l'aridità, la scarsità di vegetazione, che cresce rada e stentata, costituita per lo più da arbusti e da cespugli. Sono formate da porfido quarzifero, che si disgrega in minuti frammenti prismatici, sotto l'azione degli agenti atmosferici. I principali corsi d'acqua sono il torrente Bisignana, affluente di sinistra del torrente Orsola, che nasce presso il monte Solivo e Cima la Guardia; il Rio Ravasanello, affluente di destra del torrente Giara, che nasce dalla testa di valle formata da La Colma, Massucco del Turlo e Cima Rubattini e scorre in confine con Sostegno; il torrente Coggiolasca, affluente di sinistra del Sessera, che nasce sul versante nord di Cima la Guardia e dopo breve percorso entra in territorio di Pray.


NOTIZIE STORICHE

Etimologia: si collega al nome romano di Quirinus.

Curino nel Medioevo faceva parte del Comitato di Pombia. Fu poi dominio della chiesa di Vercelli. Fu compreso nella cessione fatta dal legato pontificio Gregorio di Montelungo al comune di Vercelli, il quale ne prese possesso il 4 maggio 1243. Aggregato al feudo di Crevacuore, ne seguì le vicende fino al sec. XVI. In seguito fece parte del Principato di Masserano spettante ai Ferrero Fieschi. In forza del concordato seguito con la Santa Sede il 5 gennaio 1741, Carlo Emanuele II di Savoia fu investito dei diritti sul principato di Masserano, e così anche Curino venne far parte degli stati del Re di Sardegna. I suoi abitanti prestarono giuramento al Re il 13 febbraio 1742.


CHIESE

Chiesa di Santa Maria
Fu edificata nel XVII secolo sulle rovine della preesistente cappella romanica, che fu distrutta nel 1306 da Fra' Dolcino.

Chiesa di San Martino
All'interno è custodito un pregevole pulpito ligneo di epoca barocca.

Affresco votivo del cantone Gabella.
Risalente al 1666, in esso sono richiamati i valori (terra, famiglia) e le difficoltà che segnavano il ritorno a Curino dei migranti.


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Pagina realizzata nel mese di marzo 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- Tip. Lib “UNIONE BIELLESE” Biella, Biellese Industriale, Professionale, Commerciale, Artigianale, vol. 2° 1971.
- COMUNI DELLA PROVINCIA DI BIELLA, vol. III. ,collana a cura del Consiglio Regionale del Piemonte, NEROSUBIANCO Edizioni, Aprile 2005.
- EOS Editrice Novara, STEMMARIO CIVICO Biellese, Cusiano, Novarese, Ossolano, Valsesiano, Verbano, Vercellese.
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