Non devo andare lontano per incontrare la montagna e i suoi paesini incastonati sulle scoscese pareti. Mi basta uscire di casa e se socchiudo gli occhi e inizio a vedere con il cuore, il mondo intorno a me cambia. Non sono più le strade del lavoro quotidiano ma sono echi architettonici di un ricco e romantico visionario che hanno trasformato un povero paesino in un luogo fiabesco...
incastonato tra le montagne della Valle Cervo
come una inconsueta gemma alpina,
tra il torrente Pragnetta che arriva mugghiando da un selvaggio vallone
arrivo a Rosazza, con le case coperte dalle lose
e la torre ornata da merlature ghibelline.
Nel paese si scoprono decorazioni ed architetture fiabesche,
vorrei salire sulla torre guelfa del castello,
ma anche entrare nella chiesa, costruita sul luogo del vecchio cimitero
eretto poi oltre il Torrente Cervo, tanto severo da sembrare una porta verso l'altro mondo.
Chissà se da questa torre una principessa gettava la sua treccia all’amato
e con lui scendere alla fontana della valligiana dalle cristalline acque.