Astronomo, in una famiglia di geni

Giovanni Virginio Schiaparelli Nel XVIII° secolo sorgevano ad Occhieppo Inferiore numerose fornaci. Quando la corte dei Savoia si trasferì a Torino molti fornaciai si trasferirono a lavorare in paesi più prossimi alla capitale del ducato. La famiglia Schiaparelli andò a lavorare a Savigliano dove nacque nel 1835 il più importante astronomo del suo tempo: Giovanni Virginio Schiaparelli. Formidabile studioso e lavoratore instancabile. Nella sua carriera studiò matematica, astronomia, climatologia, geofisica, lingue moderne ed antiche. Scriverà ben 250 opere che testimoniano il suo Genio.

La sua modesta origine, con i genitori alla fornace, non fu un ostacolo per la sua sete di sapere. A 15 anni superò brillantemente l'esame per l'ammissione all'Università dove si laureò a soli 19 anni in architettura e ingegneria idraulica. Volle poi dedicarsi alo studio dell'astronomia ma non trovando molti testi in italiano sull'argomento e reputando che i migliori erano quelli degli studiosi tedeschi, intraprese da autodidatta lo studio di tale lingua. Nel 1875 divenne insegnante di matematica e pubblicò un primo lavoro di astronomia che attirò l'attenzione anche di Quintino Sella, di cui diventerà estimatore ed amico, e grazia a lui poté viaggiare in diversi osservatori astronomici d'Europa dove formò il suo sapere. Nel 1858, viaggiando per l'Europa, studiava Arabo e Sanscrito, in modo da poter leggere anche gli antichi testi di astronomia. Nel 1859 era a Pietroburgo e nel 1860 tornò in Italia, a Milano, dove rimarrà fino alla sua morte nel 1910. Fu membro delle più celebri società scientifiche e Accademiche del mondo. Molti suoi scritti e libri sono tradotti in Inglese, tedesco e spagnolo. Scriverà di astronomia ma anche di religione e di storia, mostrando sempre una preparazione superiore.

Il suo lavoro di astronomo all'Osservatorio di Brera è spesso ricordato per i suoi studi su Marte. Fu il primo a osservare al telescopio una fitta rete di canali sul pianeta rosso, i famosi canali di Marte, durante la "grande opposizione" del 1877, cosa che dette l'avvio ad un'ondata di ipotesi, speculazioni e folklore riguardo la possibilità di vita intelligente su Marte. La maggior parte di queste ipotesi poi rivelatesi errate si deve anche ad un'errata traduzione dei lavori di Schiaparelli in inglese. Infatti si tradusse la parola canali con il termine canals invece del più corretto channels. Mentre la prima parola indica una costruzione artificiale, il secondo termine indica correttamente una conformazione del terreno che può essere anche naturale. Fu da questa errata traduzione che derivarono le varie supposizioni sulla vita su Marte. Schiaparelli fu inoltre il primo a dimostrare che gli sciami meteorici erano in realtà residui di comete. Legò il suo nome anche alla scoperta di un asteroide (69 Hesperia, il 26 aprile del 1861). In suo onore gli furono dedicati il nome di un altro asteroide (4062 Schiaparelli), un cratere su Marte e un cratere lunare.

Schiapparelli è un comune cognome occhieppese che originariamente si scriveva con una sola "p", un banale errore di scrittura sui pubblici registri, databile 1741, ha raddoppiato tale consonante. I legami biellesi di questa famiglia restano sempre saldi anche quando all'anagrafe risultano natività in località diverse.

Nel 1795 nasce ad Occhieppo Giovanni Battista, farmacista, studioso e precursore della chimica farmaceutica industriale

Nel 1821 nasce ad Occhieppo il generale Cesare Felice, pluridecorato nelle varie guerre per l'indipendenza e l'unità d'Italia.

Nel 1835 nasce a Savigliano l'astronomo Giovanni Virginio.

Nel 1856 nasce ad Occhieppo l'egittologo Ernesto.

Nel 1859 nasce a Torino Cesare, fotografo.

Nel 1871 nasce a Cerrione Luigi, paleografo.

Nel 1890 nasce a Roma Elsa, stilista che fece fortuna in Francia, dove tutt'oggi è ricordata. Famosa più a Parigi che a Biella.

24 agosto 2005
pagina realizzata da Roberto Moretto che ringrazierà sempre Elio Parlamento, studioso ed amico, per le lunghe chiaccherate sul tema

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