"MEDITERRANEO. Da Courbet a Monet a Matisse".
A cura di Marco Goldin. Genova, Palazzo Ducale.
27 novembre 2010 - 1 maggio 2011.
Catalogo Lineadombra.
Orari: da lunedì a venerdì 9-19. Sabato e domenica: 9-20.
Chiuso:24,25,31 dicembre. 1 gennaio 2011: ore 10-20.

van_gogh_001_400Mediterraneo: e per la "superba" Città di Genova, spalancata sull'azzurro del mare e del cielo è quasi il naturale respiro.
"Mediterraneo. Da Courbet a Monet a Matisse" è il titolo di una nuova grande mostra che Marco Goldin ha ideato, curato ed allestito ( sponsor principale il Gruppo Euromobil), negli spazi espositivi di Palazzo Ducale, a Genova.
Una mostra-evento da non perdere, per la qualità e l'eccezionalità dei dipinti esposti, che narrano a diverse voci, tanti sono i linguaggi pittorici degli artisti presenti, il fascino e la bellezza del Mare Mediterraneo e della sua costa, dalla Provenza, alla Costa Azzurra, alla Riviera ligure.
Ottanta capolavori, alcuni eccezionalmente prestati da Musei e Collezioni private di tutto il mondo, narrano, nel felice percorso creato da Goldin, l'evolversi della pittura di paesaggio, dal Settecento fino agli albori del XX secolo. cezanne_002_400
Dai grandiosi dipinti settecenteschi, ancora legati ai canoni artistici delle Accademie e costruiti dagli artisti negli atelier, alla scoperta del paesaggio provenzale di Corot, al realismo di Ziem e Laubon che dipinsero nei pressi di Antibes, Avignone e Nizza.
Dalle opere di Guigou e Monticelli, alle intense "marine" di Courbet, alla splendida stagione di alcuni grandi maestri impressionisti che dipinsero i luoghi della Provenza e delle coste del Mediterraneo: Cèzanne, Monet, Renoir, Buodin e Van Ghog.
matisse_001_400Incisiva è poi la presenza delle opere di artisti che dipinsero negli anni successivi all'impressionismo: Signac, Cross, Valtat, Guillaumin, Camoin. Tra questi anche Edward Munch che dipinse a Nizza in un periodo di convalescenza.
Interessante la vivace stagione dei Fouves: Matisse, Derain, Marquet, Braque, Dufuy, che inventarono una nuova interpretazione pittorica del Mediterraneo, fino alle più nuove impostazioni di Vallotton, Soutine e Bonnard, artista a cui Goldin riconosce il merito di "aver saputo consegnare la strabiliante lezione pittorica di Monet al nuovo secolo".
"Qui tutto è vampa ardente, colore incendiato e cangiante, è meraviglioso" - scriveva in una lettera da Bordighera, Monet - "Ogni giorno la campagna è più bella e io sono affascinato dal paesaggio. E' proprio questo fulgore, questa luce fiabesca che io voglio rendere".monet_001_400
Il percorso della mostra, creato da Goldin, interpreta con equilibrio e raffinatezza, il credo artistico di Monet e di tutti gli altri pittori francesi che nella luce del Mediterraneo avevano trovato ispirazione e vigore nuovo per le loro opere.
L'esposizione si conclude con uno splendido dipinto di Van Ghoh, che della lezione del colore aveva toccato i vertici più alti: "Arles vista dai campi di grano", dove il "paesaggio" non è più lontano dallo spettatore, ma è una dimensione palpitante e viva in cui si entra indicibile emozione. Accostabile per diversi aspetti, tra i dipinti in mostra, all'impalpabile argento di "Studio per ulivi" di Monet, o a quel suggestivo "Cap d'Antibes, mistral" sempre di Monet, in cui pare quasi di sentire tra gli alberi il soffio maestoso del vento.

 

 

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Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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