“LUCIANO GASPARI E IL VETRO”.
Murano. Museo del Vetro. 23 maggio-24 novembre 2009. 
A cura di Elsa Dezuanni e Ennio Pouchard. 
Catalogo GMV libri. 
Orari: 10-18. Chiuso il mercoledì.

Nella grande kermesse artistica che in questo periodo invade la Città di Venezia,  sede  della  Biennale, c’ è una mostra  che si distingue per particolare gentilezza e raffinatezza.
E’ la mostra “Luciano Gaspari e il vetro” dedicata alle opere di  un grande artista veneziano , pittore, designer e maestro nell’arte vetraria, che si svolge a Murano, nelle prestigiose sale  del Museo del Vetro.
gasp01_400Eccezionale la mostra , come eccezionale il luogo che la ospita. Per  la prima volta infatti nel Museo del Vetro, tra i preziosi reperti di epoca romana, gli incanti dell’arte vetraria del Cinquecento e Seicento, le magiche ideazioni del Settecento, ed altre delicatissime raffinatezze , è esposta  una pagina completa della creatività di un artista  del nostro tempo, che ebbe fama e successo in campo nazionale e internazionale.
Figlio d’arte: il padre era restauratore e decoratore di palazzi veneziani, Luciano Gaspari  (Venezia 1913-2007)  frequentò l’Istituto d’Arte e nel 1931 esordì nella mostra collettiva dell’Opera Bevilacqua La Masa. Ammesso alla XVII Biennale d’Arte di Venezia ottenne il premio destinato a un giovane pittore.  Divenne allievo all’Accademia di Belle Arti di Venezia e quindi di Bologna dove frequentò il Corso di Incisione tenuto da Giorgio Morandi. Numerose quindi le esposizioni in mostre pubbliche e gallerie private. Finita la guerra, verso gli anni ’50, entrò come designer nella Vetreria Salviati, dove iniziò un lungo sodalizio artistico con il maestro Livio Seguso e dove gli   venne assegnato l’incarico di direttore artistico che egli mantenne  fino al 1968.  Poi opererà come artista indipendente. Varia, ricca di successi e articolata  è la sua carriera in cui risultano mescolati  l’interesse pittorico e l’attenzione per l’arte vetraria. Luciano Gaspari fu chiamato a realizzare molte opere ,partecipò a prestigiose esposizioni , ottenne premi , ebbe riconoscimenti. I suoi lavori  sono conservati in musei italiani, europei ed americani: a Venezia, Roma, New York, Liegi, Tel Aviv e Caifa.
Ammirato per l’eleganza delle ideazioni e dello stile, Luciano Gaspari è ancora oggigasp02_400 riconosciuto come  artista geniale e grande maestro. Le sue opere sono un felice esempio di come, con un linguaggio assolutamente nuovo, si possa interpretare un’ arte antica, quale appunto quella del vetro. La mostra di Murano presenta una selezionata campionatura di  disegni, progetti e opere realizzate con criteri assolutamente innovativi e diversi, a seconda delle sperimentazioni e delle immaginazioni dell’artista.
Famose le sue  sculture “elemento astratto” in vetro massiccio , i suoi “vasi” in vetro sommerso, fatto di strati multipli, anche colorati. Famosi il “fumè”, le “coppe fiore”, le opere “sintesi” dedicate agli animali, i “vasi a bolle”. E quindi i lucenti “vasi molati”, i variopinti “vasi margherita “ e “arlecchino,” i grandi piatti,  e i celebri“vasi sasso” e i “vasi  scultura”. Splendide sempre e suggestive le scelte del colore.
 Per l’arte vetraria  quella di Luciano Gaspari fu una  superba stagione di innovazione ed eleganza.
La  mostra “Luciano Gaspari e il vetro” è curata da Elsa Dezuanni e Ennio Pouchard, ai quali si deve anche il bel catalogo, edito da GMV Libri, Treviso.
Dalle Fondamenta nuove della Città di Venezia, un balzo nell’azzurro: dieci minuti di vaporetto e si giunge a Murano ,l’isola del vetro.  Se amate ritrovare la dolcezza semplice delle antiche contrade veneziane, se volete imbattervi nei profumi invitanti dell’antica cucina veneta, se volete riscoprire  il silenzio e la dolcezza di un paesaggio incantato,  con piccoli ponti sui canali , le case  con i panni stesi e alle le finestre i vasi di fiori, e qualche importante testimonianza dell’arte antica questo gioiello fa per voi.

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Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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