"AND NOW THE GOOD NEWS".
OPERE DELLA COLLEZIONE ANNETTE E PETER NOBEL.
MASI LUGANO. LAC. Piazza Bernardino Luini ,6. Lugano.
29 maggio - 15 agosto 2016.
A cura di Elio Schenini e Christoph Doswald.
Catalogo Edizioni Casagrande.
Orari: mart, merc, dom. 10,30 - 18. Giov, ven, sab. 10,30 - 20. Chiuso il lunedì.

p5250286_512Il giornale come oggetto d'arte. Il giornale nella sua essenzialità. Non soltanto come mezzo di comunicazione, ma anche come incredibile supporto all'espressione artistica.
A proporlo è una grandiosa mostra: "And Now the Good Nevs". - E ora la buona notizia- allestita nel grandioso Palazzo del MASI , Museo d'Arte della Svizzera Italiana , più precisamente LAC, Lugano Arte e Cultura, lo straordinario palazzo di recentissima costruzione che si protende verso il lago, (interamente foderato di pregiata pietra verde proveniente dall'India e con settori in pietra rossa orientale ).
Una mostra interamente dedicata al "giornale quale mezzo di supporto artistico nel XX e XXI secolo".

Curata da Elio Schenini, curatore del MASI e da Christoph Doswald, curatore della Collezione Annette e Peter Nobel da cui provengono le opere , la mostra presenta oltre 300 opere, tra dipinti, disegni , fotografie e collages, dedicate al "giornale". Un percorso di undici sezioni, distribuite con ordine cronologico fra il primo e il secondo piano dell'edificio , che abbracciano tre grandi momenti storici: la prima metà del Novecento, i decenni dal 1950 al 1980, e gli anni dal 1980 ad oggi.
Dagli inizi del secolo passato, alla contemporaneità. Preziosi "pezzi" giornalistici , con straordinarie fotografie che permettono di ricostruire "dal vivo" momenti storici, personaggi ed eventi, ma anche il volto stresso della società nel suo mutevole procedere che ha come testimone ed elemento di richiamo "il giornale", capace sempre di cogliere nel suo immediato svolgersi il divenire , usi e costumi compresi, della società.
Il tutto a livello mondiale, come indica lo stesso titolo della mostra , volutamente in lingua inglese. Un percorso che conquista l'attenzione dello spettatore che ritrova e si ritrova fra gli eventi storici che hanno fatto da sfondo allo scorrere della sua vita.
Scelte con meticolosa attenzione, e selezionate, come è ovvio tra le molte, ma in tanti casi ormai rare, rimaste, da un collezionista appassionato e raffinato, l'avvocato Peter Nobel, le immagini fotografiche sono presentate in mostra con alcuni grandi capolavori di artisti che in determinati periodi del Novecento hanno scelto quale base alle proprie opere, brandelli e fogli di giornale, dal Cubismo al Dadaismo, dal Costruttivismo al Surrealismo, fino alle esperienze degli anni 60 e 70: Picasso, Mirò, Arp, Rodcenko, Braque, Le Corbusier, Tapies, Andy Warhol, Kounellis, Mimmo Rotella, Polke, Kruger, Alighiero Boetti...
Anche l'importante catalogo che accompagna la mostra, curato da Elio Schenini e Christoph Doswald per le Edizioni Casagrande, è curiosamente composto con la carta utilizzata per i giornali e riporta tutte le immagini in mostra, con interessanti saggi.
L'eccezionalità della rassegna è un'occasione veramente unica per rivedere , proposte in modo diretto e realistico , alcune importanti pagine della storia che testimoniano la dimensione del giornale come mezzo di comunicazione a livello culturale , storico e sociale. Dal giornale come indispensabile fonte di informazione, al giornale esibito come status symbol, al giornale oggetto di compagnia, al giornale come sfondo per l'opera d'arte.
E con questo l'importante percorso tra i grandi nomi di artisti del Novecento che la Collezione Annette e Peter Nobel offre agli appassionati d'arte, aprendo, proprio in questo campo, un'interessante via di nuove, in qualche caso inattese, ma molto preziose
conoscenze.

 

p5250275_512

p5250284_512

p5250280_512

 



Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
Biellaclub.it offre una panoramica sul biellese. E' un grande archivio che si migliora nel tempo. Tutto il materiale è pubblicato gratuitamente. Il nostro unico obiettivo è di valorizzare il biellese. Tutti possono aderire al progetto e collaborare.


Credits
questo sito appartiene a chiunque abbia contribuito alla sua crescita nel tempo. E' utile e gradita qualsiasi collaborazione, anche solo occasionale. Per contattarci o inviare materiale: biellaclub@gmail.com