IL BIELLESE NEI LIBRI

Sulla vita dell'Ospedale degli Infermi di Biella

Giorgio Gulmini

2014

Sulla vita dell'Ospedale degli Infermi
di Biella

pag. 3

1489

Quale fosse la sua sede primitiva non risulta dagli atti, né fu possibile rintracciarlo, ma dove fosse ubicato verso la fine del secolo XV ce lo dimostra una deliberazione consulare del 2 Marzo 1489 che qui si riproduce. La deliberazione dice che l'Ospedale si chiamava di S. Lorenzo ed era in Costa d'Andorno.(^) Infatti il testo della deliberazione citata è del seguente tenore: “I quattro adunati rappresentanti di tutto il popolo di Biella; fra altre deliberazioni hanno proposto di eleggere un ministro ( Mantenuto dalla carità dei Monaci del mantello ), per l'Ospedale detto Ospedale di S. Lorenzo, Ospedale sito nella Costa d'Andorno”. Risulta, dal citato atto, che all' Ospedale confinano la Congregazione del beato Giovanni Brignone, la casa di Francesco Pellippari di Biella e la Costa d' Andorno. Dopo la morte dell'ultimo ministro, monaco Alberto di Codacapra, manca il rettore e il ministro. D' antica e lunghissima consuetudine, la Comunità e gli uomini di Biella sono in possesso dell' Ospedale e della casa e si usa nominare, in surrogazione del morto, un ministro e un rettore , per reggere l' Ospedale ed amministrare le dovute e solite elemosine. La Comunità eleggeva 16 persone e queste alla loro volta avevano potere di eleggere quattro consiglieri del Piazzo e quattro del Piano. Gli otto eletti nominavano un ministro e governatore dell'Ospedale, il quale doveva essere un uomo di vita proba, esemplare e di coscienza. Nella seduta del 2 marzo 1489 unanimi nominarono ministro Emanuele di Mongrando, figlio di Nicolino di Biella.” [...]
pag. 31

1875 - Storia dei gloriosi fasti dell'amministrazione

[...] Sul principio dell'anno 1865, il dottore Verdoja Michele porgeva domanda all'Amministrazione dello Spedale di Biella per essere ammesso nella qualità di chirurgo applicato volontario in quello spedale Dessa, con sua lettera 27 aprile stesso anno, gli notificava avere accolto di buon grado la sua domanda, facendogli però notare che, secondo quanto si era sempre praticato, il servizio prestato in tale qualità non gli avrebbe mai dato facoltà di invocarlo come titolo di preferenza alla nomina, nel caso di vacanza, del posto di medico o chirurgo ordinario in quello spedale. Con quale zelo il dottore Verdoja abbia atteso al disimpegno di tale qualità, dall'atto della sua nomina fino allo autunno 1868, si lascia alle persone addette al servizio di quello spedale (direttori mensili, medici o chirurghi ordinari, economo, direttore spirituale, suore di carità, infermieri ecc.) il giudicarlo. Si può tuttavia dire, senza tema di essere smentito, che lo zelo da esso mostrato nell'adempimento dei doveri di tale sua qualità verso gli infermi in quello spedale ricoverati, sia stata una delle precipue cause delle gelosie e delle ostilità di cui egli fu poi fatto segno, e infine della sua rimossione dalla qualità di chirurgo ordinario di quello ospedale.[...]
pag. 135

1933 - Il nuovo padiglione "monoblocco"

[...] Da molti anni nel campo sanitario ed amministrativo di Biella e Circondario si è riconosciuta la necessità di aumentare la potenzialità di ricovero del nostro nosocomio. Deficienza di letti, mancanza delle specialità mediche e chirurgiche, furono causa, in questo ultimo periodo di molte lagnanze per mancato o ritardato ricovero di ammalati e per il necessario invio di molti in altri ospedali […] Il Consiglio di Amministrazione dell'Ospedale di Biella, in sua seduta 2 settembre 1932 pensò di porre fine alle manchevolezze dell'Ospedale deliberando di procedere all'ampliamento dello stesso con una nuova costruzione[...] L' ampliamento che avrebbe portato l'efficienza dell'Ospedale ad un numero di 440 letti cioè doppia di quella attuale, avrebbe dovuto innestare e dar vita propria ad alcuni reparti di specialità oggi mancanti e la cui attuazione era sempre più desiderata ed urgente. Presa tale decisione e superate non poche difficoltà, fu affidato lo studio del progetto all'Ing. Giulio Marcovigi, noto ed accreditato specialista in costruzioni ospedaliere. Egli in primo tempo ventilò l'idea di poter usufruire del grande volume delle costruzioni esistenti per dar luogo al fabbisogno dell'Ospedale lasciando intatta come riserva l'area ancora scoperta a sud degli attuali fabbricati. Il progetto per quanto buono, portava però a sospendere quasi interamente il servizio dell'Ospedale per due o più anni […] Impossibile!! L'Amministrazione deliberò pertanto la costruzione di un nuovo corpo a sé per tutti i servizi e le necessità generali […] Ma diversi problemi si presentarono durante gli studi di fattibilità, ma alla fine il progetto dell'Ing. Marcovigi “entrò nella fase esecutiva”. [...]
pag. 179

1939 - Il Duce a Biella per l'inaugurazione del nuovo ospedale

[…] “Sceso dalla macchina il Duce si sofferma ad ammirare la grandiosa mole del nuovo Ospedale, entra quindi tra un plotone di Giovani Fascisti e un plotone di Balilla Moschettieri che gli presentano le armi[...]Sotto la pensilina d'ingresso è tutta una fioritura di rododendri […] Il Duce è ricevuto dal Presidente ing. Cav. Alberto Fogliano, dal Consiglio d'Amministrazione,dal Corpo Sanitario al completo. A destra il gruppo delle Suore, a sinistra il gruppo delle Crocerossine. Nell'atrio vengono scoperti due bellissimi busti in bronzo del Re Imperatore e del Duce dovuti allo scultore Gemignani. Sono pure presenti l'architetto Angelo Crippa, la vedova del compianto architetto Marcovigi, il Dr. Prof. Mirone Direttore Medico dell'Ospedale. [...]
pag. 255

2011 - una "culla per la vita"

E' collocata alla sinistra dell'ingresso del Pronto Soccorso dell'Ospedale, versione moderna dell'antica “ruota” per salvare la vita di bambini indesiderati e rifiutati, favorendo la cultura dell'accoglienza nei confronti dei più deboli ed indifesi e, prima di tutti, del bambino concepito e appena nato […] La “Culla” molto tecnologica, accessibile 24 ore su 24, è in grado di rivelare dopo trenta secondi, la presenza di un neonato facendo scattare l'allarme al 118. Automaticamente si attiva un segnale video che visualizza l'interno e di conseguenza il personale incaricato della sorveglianza contatta i medici pediatri che si occupano di accogliere il bambino in ospedale.
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Nel 2014 la Storia dell'Ospedale di Biella si lega al suo futuro essendo ormai realizzato il Nuovo Ospedale.

In questo filmato, pubblicato da ASL BIELLA il 13 giugno 2014, si può vedere la struttura che entrerà prossimamente in servizio.
Una presentazione per immagini del Nuovo Ospedale: aree esterne e scorci dei locali interni, pronti per essere arredati.








Lo scopo di queste pagine è di mostrare (attraverso i libri) le caratteristiche storiche, turistiche, sociali ed economiche del Biellese. Qualche fotografia e un po' di testo, senza pretesa di fare un lavoro perfetto, creando un archivio che cresce e migliora nel tempo. IL BIELLESE NEI LIBRI è a disposizione di tutti gli editori/autori che vogliano fare conoscere le opere riguardanti il territorio. La pubblicazione avviene in forma gratuita.



16 giugno 2014