In occasione del novantesimo anno dalla fine della Prima Guerra Mondiale, il Comune di Biella "accettava la proposta da parte del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe per la realizzazione di un nuraghe" ... destinando a tale scopo le aree poste a ridosso della strada di gronda in prossimità della rotatoria di Via per Candelo [...] Il 28 aprile [2008] veniva gettato il calcestruzzo per la realizzazione del basamento armato in tondini di ferro. Dopo 28 giorni, incominciava la realizzazione vera e propria del nuraghe: un tronco di cono inclinato di 15°, alto 5,50 metri, 7 di diametro, 22 circa di circonferenza. Tre mesi dopo, il 22 giugno veniva inaugurato "Nuraghe Chervu", manufatto che prende il nome dal Torrente Cervo, che scorre nelle vicinanze del luogo in cui sorge. Il monumento è formato da massi estratti dalle cave di Curino e da pietre provenienti da diverse regioni d'Italia. La scelta dei blocchi di roccia biellese vuole significare l'antico legame tra Biella e la Sardegna. Le altre pietre, provenienti da ogni parte d'Italia, vogliono rievocare il dolore delle guerre e dei sacrifici che hanno contribuito alla creazione dell'Italia moderna.
[...] Oggi, dopo otto anni di lavoro, grazie a Federico Zorio, siamo in grado di conoscere i nomi dei 3.121 Caduti dell'attuale Provincia di Biella: tra loro, sei emigrati biellesi Combattenti Caduti in Francia nella Legione garibaldina e 22 "Sassarini biellesi" chiamati alle armi. Sette non hanno più fatto ritorno. [...]
Battista Saiu

Un mito nella Grande Guerra: la Brigata "SASSARI"

La Brigata di Fanteria "Sassari", che comprende il 151° e 152° Reggimento, viene formata nel marzo 1915 [...] Si pensi che allora una brigata di fanteria aveva una forza di seimila soldati. In luoghi, prossimi alla zona di guerra, si avvicendano continuamente reparti in addestramento. Risulta cha da parte della popolazione non vi siano state lamentele contro i militari. Per completare i ranghi vengono incorporati centinaia di romani, umbri, toscani, marchigiani, liguri e piemontesi tra cui 22 biellesi.
Il 20 luglio, essendo ormai prossima la partenza per il fronte, vengono prelevate le due bandiere per i reggimenti, ma solo il 152° la riceve in forma ufficiale ed il giorno dopo, a reparti schierati, dopo le forme di rito, i soldati giurano; per il 151° già avviato verso la prima linea, non può esserci una cerimonia solenne, per la consegna della bandiera. Il 24 giungono presso l'Isonzo all'altezza del ponte di Sagrado, distrutto dagli austriaci, ed il fiume viene attraversato su passerelle, andando a posizionarsi ai piedi del monte San Michele nella zona di Bosco Cappuccio e Bosco Lancia, mentre è in corso la seconda battaglia dell'Isonzo, iniziata il giorno 18 luglio.
Il 4 agosto il 151° conquista il "trincerone", posizione nemica sul Bosco Cappuccio e la difende strenuamente dai contrattacchi austriaci subendo notevoli perdite. La Sassari resta in linea fino al 27 agosto, quando viene mandata a riposo a Villa Vicentina per riorganizzarsi. Nel frattempo ha perduto quasi mille uomini fra ufficiali e soldati di truppa (morti, feriti e dipersi).
Inizia il 4 novembre la quarta battaglia dell'Isonzo. La Brigata ritorna in linea il 5 novembre con l'obiettivo di conquistare le trincee delle "Frasche" e dei "Razzi". L'attacco è programmato per il giorno 11 novembre e, inizialmente infruttuoso e con furiosi ed impetuosi assalti, si conclude il 13 con la conquista della prima e il 14 della seconda; l'occupazione permette alla linea italiana di rettificarsi, eliminando un dannoso "bubbone". Il nemico nei giorni successivi tenta furiosamente la riconquista, senza risultato.
Per queste gloriose azioni viene citata nel bollettino di guerra del Comando Supremo.
Anche gli Austriaci onorano i Sardi chiamandoli "Die roten Teufels" (I Diavoli Rossi), per il colore delle loro mostrine, bianco e rosse, e il termine "diavoli" comparirà per la prima volta in un documento ufficiale il 22 aprile 1916 nel notiziario della 3° Armata. Il 17 novembre la Brigata viene sostituita in linea dalla Cremona e, solito more, va a riposarsi e a riordinarsi ad Aiello. Senza dubbio i militari biellesi entrano a farvi parte fra il 6 e iil 16 novembre 1915 e appatengono nella totalità alle classi 1882, 1883, 1884.
[...] Il 15 maggio 1916 gli Austriaci scatenano la Strafexpeditoin (spedizione punitva), partendo dal saliente trentino, con l'intento di sfondare sull'Altipiano di Asiago e sbucare nella pianura veneta. Le prime linee vengono superate, ma in seguito la resistenza degli Italiani e le difficoltà logistiche degli Austriaci rallentano la corsa. Cadorna riesce a far affluire truppe dal fronte Giulia, compresa la Brigata "Sassari".
I Reggimenti resistono valorosamente, unitamente a battaglioni alpini, sul Monte Fior e Castelgomberto che devono, purtroppo, abbandonare. Il ten. Graziani, biografo attento della Brigata, ricorda che, per la prima volta, la Sassari era arretrata davanti al nemico.
[...] Venerdì 30 giugno 1916 vengono attaccate le trincee di Monte Zebio, dove si erano fortificati gli austriaci. Fra attacchi e contrattacchi i Sardi vi restano un anno, quel famoso "Un anno sull'Altipiano" raccontato da Emilio Lussu, anche con episodi non sempre reali. Per la fama che si era guadagnata sul Carso e la tenacia che aveva dimostrato sullo Zebio, alla "Sassari" fu consentito di "lavare i panni sporchi in casa", e in alcuni casi furono respinte da parte degli alti comandi proposte di applicazione di pene capitali, a differenza di altri reparti.
Il 10 giugno 1917 viene affidato alla "Sassari" il compito di attaccare le difese nemiche sul Monte Zebio, dopo lo scoppio di una mina; l'esplosione non produce gli effetti sperati e le trincee avversarie restano quasi intatte, l'azione ha successo, nonostante diversi contrattacchi nemici, ma il mancato arrivo di rinforzi, bloccati dall'artiglieria nemica, obbligano i sopravvissuti, dopo numerose perdite. ad abbandonare le posizion i conquistate. In questo frangente si fa onore il Cap. Musinu, che viene promosso effettivo e farà una brillante carriera.
Nell'agosto 1917 inizia la battaglia sull'Altipiano della Bainsizza [...] inizia la "Battaglia d'Arresto" che durerà fino alla fine dell'anno. La "Sassari" entra in linea durante la "Battaglia di Natale" a sostegno della Toscana che viene completamente distrutta; in questo periodo gli Italiani devono abbandonare diverse posizioni sull'Altipiano di Asiago, perché divenute insostenibili e non più difendibili. A gennaio 1918 il Comando della 1° Armata pianifica la riconquista di quelle zone per avere un maggior controllo ed allontana le truppe austro-unghariche dai bordi dell'Altipiano, troppo vicine alla pianura veneta. L'attacco comincia il giorno 28 gennaio, dopo una lunga preparazione di artiglieria, da parte di reparti di Arditi e di Bersaglieri. Anche i Sassarini entrano in combattimento, prima sono fermati dalla reazione nemica, ma il giorno 30 riescono a conquistare completamente il Col del Rosso e il Col d'Echele, coadiuvati anche dai fanti della Liguria e dagli Alpini. Per questa azione la Brigata viene nuovamente citata nel Bolletino di Guerra del 30 gennaio
[...] Per l'eroismo dimostrato nella Battaglia dei Tre Monti fino al 4 novembre 1918, viene conferita nel 1920 alla Bandiere dei Reggimenti una seconda Medaglia d'Oro al Valor Militare. Come tutti i Reggimenti di Fanteria ebbe con R.D. 20.11.1920 la concessione della Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia. Il tributo di sangue è stato altissimo con 2016 morti, fra cui 148 Ufficiali, 12229 con feriti e mutilati, di cui 409 Ufficiali; le ricompense, oltre alle Bandiere furono individuali, con 6 Ordini Militari di Savoia, 9 Medaglie d'Oro (tra cui due militari di truppa, fatto molto raro), 405 Medaglie d'Argento, 319 Medaglie di Bronzo, fra queste va annoverato il Tenente di Complemento Moggio Giovanni di Salussola, avuta nei combattimenti del Col del Rosso e Col d'Echele.
Federico Zorio

Sassarini Biellesi

Sassarini Biellesi

Sassarini Biellesi

Sassarini Biellesi

Sassarini Biellesi


05 giugno 2016
Materiale tratto da un opuscolo realizzato da: Su Nuraghe Circolo Culturale Sardo ~ www.sunuraghe.it
Fotografie dell'inaugurazione del monumento: www.biellaclub.it/2008_NuragheChervu.php

Biellaclub.it offre una panoramica sul biellese. E' un grande archivio che si migliora nel tempo. Tutto il materiale è pubblicato gratuitamente. Il nostro unico obiettivo è di valorizzare il biellese. Tutti possono aderire al progetto e collaborare.


Credits
questo sito appartiene a chiunque abbia contribuito alla sua crescita nel tempo. E' utile e gradita qualsiasi collaborazione, anche solo occasionale. Per contattarci o inviare materiale: biellaclub@gmail.com