Dal giornale “Il Biellese”, si riportano cronologicamente gli articoli relativi alla costruzione del Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale di Cavaglià:

14 agosto 1925 - Pro Monumento ai Caduti
Mercoledì 29 luglio nella sala consigliare gentilmente concessa, si radunarono i membri del Comitato Provvisorio allo scopo di fissare e nominare definitivamente i membri del Comitato Esecutivo per erigere un monumento ai Caduti, che attesti alle venture generazioni il ricordo dei Cavagliesi verso i loro figli che per la grandezza della Patria sacrificarono se stessi. Il Comitato Esecutivo risultò così composto: Dott. Pietro Bertelli, Presidente – Giuseppe Berigliano, Vice Presidente, - Comm. Aquilino Aiassa, Vice Segretario – Boerio Carlo, Borra Luigi, Calderia Rodolfo, Macchiaraldo Dante, Macchieraldo Giacobbe, Macchieraldo Luigi, Nicolello Giovanni, Nicolello Pierino, Salino Giovanni, membri.


2 novembre 1928 - IL Monumento ai Caduti di Cavaglià
sarà inaugurato l' 11 novembre

Domenica 11 novembre, con la massima solennità, avrà luogo l'inaugurazione dello splendido Monumento che questo borgo operoso nella vita dei campi ha eretto alla memoria del folto manipolo dei suoi gloriosi Caduti per la Patria. Daremo in tempo l'orario ed il programma della cerimonia, non ancora completamente definiti nei loro dettagli. Il bellissimo monumento è opera del Prof. Antonio Zucconi, allievo di Bistolfi, ed è anzi eseguito sotto la direzione di quest'ultimo che nel corso del lavoro vi ha dovuto apportare diverse riforme. La statua in bronzo rappresenta la vittoria alata che sorge dal sacrificio insanguinato, e misura metri 3,40 di altezza.
I tre bassorilievi pure in bronzo, rappresentano: a) il soldato in trincea che scrive alla famiglia; b) il soldato in difesa; c) il soldato in trincea durante la battaglia, (vi sono già dei morti ed altri dalle feritoie che sparano).
Il piedistallo ( in granito della Balma opera dei fratelli Romano) sul quale sono pure incisi i nomi dei caduti, misura altri 3 metri e 60. In totale metri 7,00.


6 novembre 1928 - Il X annuale della Vittoria
Si può dire che tutta Cavaglià ha seguito e partecipato allo svolgimento della celebrazione della festa della Vittoria. La Banda musicale ha accompagnato alla Chiesa il numeroso corteo, composto dalle Autorità, dai Balilla, dalle Piccole Italiane, dalla Milizia,dalla Sezione del Fascio, dalla Sezione del Dopolavoro, dalle scolaresche Comunali e del Collegio Salesiano e di numeroso popolo.
Celebrata la Santa Messa e data l'assoluzione al tumulo, si ricompone il corteo che diventa più imponente e si avvia al Parco ella Rimembranza. Qui dopo brevi parole del Podestà, parla l'oratore ufficiale, il Padre Enrico dei Passionisti, il quale più che altro porta la voce dei figli irredenti essendo egli uno tra quelli perché nativo di Parenzo di Istria. Il maestro Varalda da lettura del proclama della dichiarazione di guerra e del Bollettino della Vittoria, e saluta cristianamente tutti i Morti della grande guerra. Reso di poi omaggio alla lapide dei Caduti la cerimonia ha termine, Il paese è tutto imbandierato ed entusiasta.


13 novembre 1928 - Cavaglia' ha inaugurato il monumento a' suoi eroi immolatisi per la Patria

Inaugurazione del Monumento ai Caduti di Cavaglia! Non faremo che dell'arditissima cronaca. Ben altra penna ci vorrebbe per dire l'entusiasmo con cui il popolo cavagliese ha onorato domenica la memoria immortale dei proprii eroi, la magnifica bellezza del Monumento che lo scultore Zucconi ha elevato, la solennità della cerimonia inaugurale, i significati che tale rito ha ed ha fatti sentire nell'immensa folla adunata nel piazzale e nel tempio, la voce della Patria che parlerà perenne come il bronzo, più del bronzo, da quel simbolo non solo della grande vittoria delle armi italiane ma di ogni vittoria dell'ardimento e del genio di nostra gente. (…)
Personalità e Associazioni
Quando arriva S.E. Mons. Comm. Giovanni Garigliano Vescovo di Biella, che dovrà benedire il Monumento, le autorità e le personalità sono tutte convenute ed hanno preso posto sul palco; una calca di gente quale Cavaglià non ha veduto da anni, si stipa nel vasto piazzale che, sulla via di Santhià e Torino, è dominato dal castello dei Rondolino, davanti al quale sorge la maestosa opera dello Zucconi; una selva di bandiere e gagliardetti palpita al vento in attesa di chinarsi al memore saluto della Gloria che passa. (…)
La benedizione inaugurale
Sulla strada da cui giunge Mons. Vescovo, tra i festoni tricolori e le bandiere che adornano e addobbano tutto il paese sotto il sorriso del sole autunnale, la calca si spinge fino al Parco della Rimembranza, ove ogni cippo ebbe l'omaggio di un mazzo di crisantemi. S.E. il Vescovo è accompagnato dal Can. Prof. Giuseppe Rivetti. Squillano le marcie delle Bande. Dopo la presentazione di Mons. Vescovo al Podestà Signor Giovanni Perotti, che da sette anni guida la pubblica amministrazione di Cavagli, al Comitato e alle Autorità, prende primo la parola davanti al Monumento inaugurando, altare della gratitudine e della riconoscenza, il dott. Torello (…)
La giovane vigorosa Vittoria si libra dall'esedra del granitico piedistallo, aperte appena le ali, e leva sulle braccia protese una palma. L'armonia dell'alta figura con i tre suggestivi episodi del basamento e con l'esedra su cui stanno scolpiti i nomi degli Eroi, suggella nell'opera dello Zucconi il prestigio di una grande arte. La Canzone del Piave completa la pia cerimonia, mentre, liberi dai veli, attorno alle tre scene episodiche di vita della trincea, sotto la statua che regge alta la palma del sacrificio e della gloria, spiccano i nomi dei cinquantacinque eroi cavagliesi. (…)
Il Presidente del Comitato Dott. Bertelli affida quindi il Monumento al Podestà, che lo riceve in consegna con frasi vibranti di amor patrio. (…)
A sera, quando tutta cavaglià brillava nella fantastica luminaria che, tra lo sventolio dei tricolori, allieta il borgo tripudiante nella festività, la Banda del Paese ha eseguito impeccabilmente l'atteso concerto (…)
Sulla casa parrocchiale splende una grande scritta: “Gloria ai caduti”. E, davanti alla cortina di pini ed al mastio del castello, il Monumento inaugurato si profila tra una miriade di lampadine tricolori, tra una grande Stella d'Italia ed un Fascio luminosi, che serrano in lettere di luce il grido di ogni cuore cavagliese : “Gloria, o Eroi!”.

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Posizionato all'angolo di uno slargo, derivante dall'incontro di due delle quattro direttrici d'ingresso al paese, il monumento è costituito da un alto basamento in granito su cui poggia la bronzea “Vittoria alata” che sorge dal sacrificio insanguinato. Tre bassorilievi, sempre in bronzo, rappresentano il soldato in difesa ed il soldato in trincea durante la battaglia. Fa da cornice al Monumento il castello con la cui torre sembra pareggiare in verticalità.

Inaugurazione: 11 novembre 1928
Materiale: granito della Balma + bronzo
Scultore: Antonio Zucconi (1)

Cavaglià Monumento ai caduti

Cavaglià Monumento ai caduti

(1) Campagnolo Cristiano, Corbellaro Nicolò, Giacomelli Stefano, Volpe Paolo, Politecnico di Torino, Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale nel Biellese.


Giorgio Gulmini - 09 gennaio 2016

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