San Giuseppe di Casto - Andorno Micca
Il piccolo tempio sorse al centro di un crocevia, dove una mulattiera metteva in comunicazione la Valle Cervo con la Valle Sessera e la Valle Strona. Un affresco raffigurante San Rocco fa risalire le sue origini ai primi anni del cinquecento, il prìmo e più antico Oratorio sorto sul territorio della Parrocchia. L’eremita ere un uomo pio che offriva aiuto ed accoglienza ai viandanti che transitavano per quei luoghi, allora impervi e solitari. Nella gente del posto, a lungo restò memoria di questa figura che, oggi, la tradizione
orale riporta a noi.
L'abside, antichissima, un tempo tutta frescata, ha subito restauri mentre il campanile è di recente costruzione. La sacrestia è del 1929.
Posto al centro dell’abside, un dipinto raffigura la Vergine con il Bambino che compie un gesto di pietà verso il povero. Sullo sfondo, in un paesaggio agreste, si notano l’Oratorio e la casa dell’eremita. Sulle pareti sono visibili le figure di San Rocco (1527) e di S. Antonio abate (1607). Nel secolo XVIII quest'Oratorio divenne di proprietà dell'Ordine di Malta.
L'Oratorio è detto dell'Eremita perché anticamente dietro la Chiesa sorgeva una casa, che
serviva da abitazione all'Eremita, demolita alla fine del secolo scorso.
Tradizionalmente l'oratorio è votato alla Madonna delle Formiche che veniva invocata a protezione della casa, perché la salvaguardasse dalle infestazioni di formiche che distruggevano le scorte di cibo, i teneri germogli degli ortaggi strappati ad una terra che già così poco si prestava alla coltivazione.