Gli “Olisticoni” passano il tempo a fare corsi e pratiche di liberazione… dicono!
Digiuni, mindfulness, japamantra, lavaggi epatici, cucina macrobiotica, viaggi Sciamanici e chi più ne ha più ne metta… Molti entrano in tunnel di pratiche spirituali da cui non riescono a fermarsi neanche un attimo per fare il punto della situazione e se lo fanno il “guretto” di turno gliela fa pagare col senso di colpa…
Questi Olisticoni li riconosci subito, perché primo non sanno stare in silenzio e secondo se solo vai a sfiorare una loro certezza esplodono emotivamente come vulcani.
Ma io mi chiedo… dopo tutte ste pratiche un’occhiatina al CUORE ve la siete data?
La foga di essere sempre impegnati fa parte di una tossicodipendenza che emotivamente vi fa vivere come su delle montagne russe.
Non si può fare la meditazione per aprire il chakra del cuore e poi incazzarsi se qualcuno vi provoca magari tra i commenti di Facebook, capite che c’è qualcosa che non va?
Forse sarebbe meglio fare un mea culpa e ammettere che quello che stai facendo è più un palliativo mentale che “cardiaco”.
Il vuoto, che tanto temono lo riempiono con cose mascherate da spiritually correct e intanto si perdono quello che c’è di davvero Reale…:
Le porte del paradiso si aprono quando trovi la Pace, quando sei nel tuo centro, quando riesci a distaccarti da tutto, anche da te stesso.
Sei pronta/o a viverlo davvero?