Le tre cose che si riescono a tenere nella vita Rebecca viveva in un appartamento tanto piccolo che, quando ritornava a casa dopo essere stata a fare la spesa, doveva decidere che cosa spostare per fare spazio alle cose che aveva comperato.
Lottava ogni giorno per mantenere se stessa e la figlioletta di quattro anni con il suo lavoro di scrittrice e con altre curiose occupazioni. Il suo ex marito era da qualche tempo sparito nel nulla e probabilmente Rebecca non avrebbe mai più ricevuto sue notizie.
Le cose che la maggior parte delle persone considera essenziali alla sopravvivenza, il televisore, il forno a microonde, il cellulare, le scarpe da tennis firmate, si trovavano molto in fondo nell’elenco di Rebecca delle cose che “forse potrò avere un giorno”.
Lei aveva bussato molte porte, più di quante non riuscisse a ricordare, per cercare di trovare un lavoro decente, ma c’era sempre qualcosa che non andava bene del tutto: esperienza troppo scarsa, o non del tipo richiesto, orari che rendevano impossibile prendersi cura della sua piccola. Una storia non particolare.
D’insolito vi era però il fatto che lei non era amareggiata di tutto questo, perché, spiegava, qualora le fosse chiesto: “Non sto morendo di fame, e nemmeno di freddo, ed io ho quello che è più importante di qualsiasi altra cosa nella vita”, aggiungeva, proseguendo: “Indipendentemente da quanto si riesce a comperare, da quanti soldi si possiedono tre sono le cose che possiamo TENERE nella vita e che nessuno ci può portare via: le proprie esperienze, gli amici veri, e ciò che cresce dentro di noi”.
Secondo Rebecca, le esperienze non erano necessariamente eventi eclatanti, erano i cosiddetti momenti normali con la propria figlia, una passeggiata nei boschi o in riva al mare, un sonnellino all’ombra di un albero, ascoltare musica, fare un bagno caldo.
Per quanto concerneva gli amici quelli veri sono coloro che non lasciano mai il nostro cuore, anche se per qualche tempo dovessero uscire dalla nostra vita. A distanza di molti anni, il dialogo interrotto riprenderebbe esattamente dove era rimasto e, anche se dovessero morire, vivranno per sempre nel nostro cuore.
Infine in merito a ciò che cresce dentro di noi, quello dipende da ognuno di noi stessi. “Io” – spiegava Rebecca “non permetterò mai all’amarezza o alla tristezza di crescere”. Poi guardava alla figlia con amore e tenerezza e continuava: “Ecco questo è ciò che cresce e crescerà per sempre dentro di me!”