Il silenzio non esiste. Più tu stai zitto, più aumentano le voci del mondo, il vento, la pioggia, gli animali. Tutto è narrazione. Solo che non sempre ci si accorge di questo racconto. Poi ora è subentrata questa meravigliosa follia dell’essere in contatto con tutto, di essere collegati, di sapere sempre tutto, che è l’estrema deriva: non sai più nemmeno cosa sta accadendo a te nel momento in cui ti sta accadendo. È un consumo dell’esperienza vitale.