Lo so io, fui appeso al tronco sferzato dal vento per nove intere notti, ferito di lancia
e consegnato a Odino, io stesso a me stesso, su quell’albero che nessuno sa
dove dalle radici s’innalzi.
Con pane non mi saziarono né con corni [mi dissetarono].
Guardai in basso, feci salire le rune, chiamandole lo feci, e caddi di là.