LUOGHI BIELLESI

La capacità di provare piacere richiede cultura (Thomas Mann)

Parco della Bessa : IL CASTELLIERE

Il "Castelliere" è una struttura che si distingue, nel panorama piemontese alle soglie della romanizziazione per unicità e complessità. Il restauro del 2005 restituisce a studiosi e pubblico uno dei monumenti archeologici più complessi e misteriosi del Piemonte.

La scoperta di questa struttura, che resta enigmatica, risale al 1963. Uno studio pubblicato a Milano nel 1971 interpreta il sito come insediamento fortificato, in cui i canali sarebbero strutture di drenaggio e aerazione di capanne semintenute. L'interpretazione risente dell'imprecisione dello scavo archeologico e della mancanza di confronti. L'intervento di restauro, eseguito nel 2005 dalla Società Archeologica del Centro Italia, ha consentito di rintracciare la planimetria originaria del cumulo su cui è stato ricavalo il Castelliere e di ricostruirne le strutture. L'assenza di leganti e l'uso esclusivo di ciottoli caratterizzano la tecnica costruttiva di questo monumento, rendendo difficilmente riconoscibili canaline, pozzi, nicchie e terrazzi dai naturali accumuli di crollo. Sulla base dei nuovi dati archeologici, è stato possibile chiarire la funzione di elementi che erano stati diversamente interpretati negli anni sessanta. E' il caso di alcune vasche rettangolari indicate come tombe, ma più verosimilmente funzionali al sistema di pozzi e canalizzazioni che caratterizza l'impianto architettonico. Pur con limitati interventi successivi, l'impianto del Castelliere è riferibile a un unico momento costruttivo collegato all'antico sfruttamento minerario. Sorprende il suo eccezionale stato di conservazione dovuto al decrescente interesse economico di un ambiente ridotto a cumuli sterili, dopo la sospensione dell'attività estrattiva. L'azione distruttiva esercitata dagli alberi sulle strutture è un fattore di degrado che si è intensificato solo neglii ultimi decenni. come hanno rivelato le età dei fusti rimossi dalle emergenze archeologiche restaurate.

Cronologia Dai materiali rinvenuti, le principali fasi di "uso" della struttura vanno dalla seconda età del Ferro ai primi momenti della piena romanizzazione, con occasionali riutilizzi nei secoli seguenti.
Ipotesi difensiva E' certo che la struttura non ha uno scopo difensivo ed è altrettanto improprio l'uso del termine "Castelliere", comunque entrato in uso.
Ipotesi abitativa Le tracce di sepolture a inumazione, forse tarde, e l'utilizzo di alcuni ambienti come abitazioni, fin dalle fasi preromane, rappresentano elementi secondari di cui devono ancora essere chiariti la cronologia e il collegamento con la funzione principale della struttura.
Ipotesi monumentale La struttura ha una sistemazione monumentale, fin dall'età preromana, anche se appare difficile comprendere nei dettagli la stratigrafia delle successive modifiche nelle murature con ciottoli a secco.
Ipotesi idrica La struttura è caratterizzata da un sistema complesso di canaletti, nicchie e pozzetti. La presenza, sulla sommità del Castelliere dell'invaso a conca irregolare per la raccolta di acque, dimostra che lo scorrimento di rivoli lungo le pendenze del cumulo e il loro sfociare nelle nicchie e nei pozzetti, rappresenta l'elemento caratterizzante per l'interpretazione del significato e della funzione della struttura.
In conclusione, salvo ulteriori chiarimenti su un uso pratico ancora non compreso, il monumento potrebbe essere collegato anche alla ritualità e al culto delle acque di scorrimento, così come è altrimenti attestato nell'età del ferro.


Foto Roberto Moretto, Marcello Rossi
Testo tratto dai cartelli esplicativi nei pressi del monumento.

foto esterno monastero
visto dalla strada
interno chiesa
particolare
particolare
particolare

 


28 novembre 2010

Questa pagina vuole essere un piccolo contributo per mostrare la storia, la cultura o le tradizioni del Biellese. Il progetto di Biellaclub è la realizzazione di un grande archivio di facile e libera consultazione. L'inserimento del materiale sul sito www.biellaclub.it è aperto a chiunque voglia collaborare. Chi vuole partecipare al progetto può contattarci:

biellaclub@gmail.com

Home Page
sezione CULTURA